Sospensioni moto: regolazione e manutenzione

Cosa sono le sospensioni, come funzionano e come puoi prendertene cura? Scoprilo con noi di K-Torino!

Cosa sono le sospensioni della moto

Le sospensioni della moto sono di diverso tipo: in alcune moto sono composte da due forcelle anteriori e un ammortizzatore posteriore; ci sono poi modelli che hanno un sistema di leveraggio con ammortizzatore anteriore al posto delle forcelle, altri ancora dotati di doppio ammortizzatore posteriore.

Nello specifico, le sospensioni si compongono quindi di un sistema idraulico, che si occupa di smorzare le oscillazioni che produce la molla con le variazioni di posizione, e di una molla che sostiene il peso.

Agendo sulla molla o sul sistema idraulico puoi regolare le sospensioni, a seconda del risultato che desideri ottenere. Nel primo caso, puoi rendere la molla più rigida, nel secondo renderai il sistema idraulico più lento o più veloce.

Come si accorda il funzionamento tra sospensioni

Innanzitutto, è essenziale che le sospensioni anteriori e posteriori siano accordate, per evitare che il mezzo reagisca in modo anomalo a sollecitazioni esterne, facendoti perdere il controllo della tua due ruote.

Successivamente dovrai controllare che anche ammortizzatore e molla siano in armonia: nello specifico, la molla deve essere opportunamente precaricata e il sistema idraulico non deve essere troppo frenato. Questo eviterà un affondo eccessivo della sospensione a ogni ostacolo sul terreno, che poi le impedirà di tornare distesa in poco tempo.

Ricorda inoltre che la pressione degli pneumatici dovrà essere corretta e che freni, molle e gomme devono essere in equilibrio tra loro.

Regolazione statica e dinamica delle sospensioni

Dopo aver regolato l’assetto della moto, è necessario agire sul precarico:

• apri l’idraulica del freno sia in compressione che in estensione del mono ammortizzatore e della forcella;
• solleva le ruote da terra;
• misura la distanza tra perno ruote e punto fisso del telaio;
• riappoggia la ruota a terra e rifai la misurazione, otterrai l’abbassamento statico, che, per una moto media, dovrebbe essere circa del 5-10% al posteriore e del 20-30% all’anteriore;
• ripeti la misurazione al retrotreno con pilota in sella, pieno di benzina ed eventuale passeggero a bordo, noterai che l’abbassamento del posteriore deve essere circa del 20-30% per moto usate su strada.

Regola poi l’idraulica secondo i seguenti passaggi:

• tira la leva del freno anteriore, comprimendo ed estendendo la forcella più volte;
• tieni tirata la leva del freno, lascia stendere la forcella e lasciala comprimere leggermente;
• regola il freno anteriore seguendo il libretto d’uso del motoveicolo

La regolazione dinamica serve invece a migliorare il comportamento della moto e varia in base al tuo stile di guida. Precarico in compressione e freno non devono essere troppo elevati, la moto non deve abbassarsi troppo durante le frenate né sbandare al posteriore, potrebbe voler dire che le molle della forcella sono poco precaricate. Se invece quando curvi la moto ondeggia, probabilmente dovrai aumentare il freno in compressione e il precarico.

Modificando il precarico si modifica il comportamento della moto in curva, mentre i freni in estensione o compressione regolano la velocità con cui si comprimono e si estendono le sospensioni.

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